Tutti in sella coi Radioracconti di maggio

Bici

 

“La bici incarna il mito dell’uomo libero”

(Aligi Sassu)

“Me and Ted were small
and riding bikes along the wall,
Stealing things and breaking things. ”

(Shellac)

Maggio è il mese del Giro d’Italia. Maggio è il mese in cui tutti inforcano la propria bici, anche chi d’inverno la lascia arrrugginire in cantina, in garage o sul balcone di casa. Certo,  questo strano Maggiod el 2016 sembra quasi inverno, ma noi di Sentieri Sonori ce ne infischiamo e vi invitiamo a montare in sella: i Radioracconti di maggio vi raccontano la bicletta!

Il racconto di questo mese, tratto dall’antologia dedicata proprio alla bicicletta Una bella bici che va, a cura di Isabella Borghese (Giulio Perrone editore) è di Fulvio Ervas e si intitola La bicicletta è conveniente. Un racconto in cui molti riusciranno ad identificarsi,  perché raccontra l’avventura di un ragazzino e della sua bici. Chi non ricorda l’orgoglio dei primi metri percorsi senza rotelle, di quella sensazione di libertà che solo una bicicletta lanciata sulla strada può dare?

Ma la bicicletta, il ciclismo, ha anche una dimensione epica, quasi tragica. La ritroviamo nella memorabile  cronaca di una famosa tappa del Giro d’Italia del 1949, l’omerico duello tra Fausto Coppi e Gino Bartali, campione al tramonto, sulle grandi salite della tappa Cuneo – Pinerolo. L’autore di quella cronaca è il grande scrittore  Dino Buzzati.

E poi c’è la musica. tantissime canzoni dedicate alla bicicletta ed ai suoi eroi: una varietà davvero incredibile, da Silvana Pampanini a Tom Waits, passando per Yves Montand, Giorgio Canali, Syd Barrett, Ennio Morricone, i Blur, i Têtes de bois e l’avanguardia belga degli anni 70 (sì, il belgio qui ci voleva, come dimenticare il grande Eddie Merckx?).

In sella! Se non ci avete ascoltato sabato 14 maggio in diretta su Radio Ara 102,9 FM a Lussemburgo, qui trovate il podcast da ascoltare o scaricare:

Radioracconti n. 7 – podcast
Non dimenticate il nostro canale youtube, dove troverete questa playlist tutta dedicata al Cammino.

Siamo anche su Twitter, dove attendiamo i vostri tweet sulla #bicicletta:
@sentierisonori

Tracklist:

 

1
Eurocrime! Calibro 35
2
La bicicletta Radici nel Cemento
3
La bicyclette Yves Montand
4
Bellezze in bicicletta Silvana Pampanini
5
Bike Pink Floyd
6
Daisy Blur
7
In bici Tommaso Tanzini
8
Broken Bicycles Tom Waits
9
Tour de France Kraftwerk
10
Coppi Gino Paoli
11
Bartali Paolo Conte
12
A. F. C. (Angelo Fausto Coppi) Giorgio Canali e Rossofuoco
13
Scalata alla gloria Ennio Morricone
14
Fausto Coppi arrive! Ask Maboule
15
Alfonsina e la bici Têtes de bois
16
Bicycle seat Splodgenessabounds
17
Razzi, arpia, inferno e fiamme Verdena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Radioracconti di aprile: in cammino con Sapienza

 

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Photo by Raphael Gallus

 

Solo camminando possiamo veramente vedere il mondo in cui viviamo e conoscere la Terra che ci ospita.

(Davide Sapienza)

 

Ad aprile i Radioracconti di Sentieri Sonori si mettono in cammino.  Per celebrare la primavera, il nostro viaggio radiofonico mensile è questa volta un viaggio a piedi; la nostra sesta puntata è dedicata infatti al  più naturale dei modi che abbiamo a disposizione per muoverci.

Davide Sapienza, geopoeta, scrittore, giornalista, traduttore, già firma di spicco della critica rock italiana, autore di reportage,  torna dunque a Sentieri Sonori, dove fu già ospite  nel 2014, quando visitò il Lussemburgo per un reading poetico e una camminata lungo il Mullerthal Trail, splendido percorso tra rocce e boschi del cuore verde del Granducato.

Questa volta Davide ci condurrà lungo un sentiero letterario non meno  piacevole e stimolante, leggendoci dei brani dal suo “Camminando“, un meraviglioso breviario e diario di viaggio per lo spirito e per i piedi. Non mancheranno delle poesie in cammino, tratte dalla nuova raccolta “Il durante eterno delle cose“, per celebrare con noi l’arrivo della primavera. E chissà, magari entro l’anno Davide tornerà da queste parti per altre camminate con noi !

Il nostro cammino radiofonico mensile proseguirà poi con passi tratti da altri libri: consigli per il viaggiatore pedestre (da un libro del giornalista triestino Paolo Rumiz), sentieri estatici beat dal Kerouac camminatore dei Dharma Bums e altre sorprese pedestri.

E come sempre abbiamo preparato con cura una bellissima colonna sonora, a tinte fortemente rock, ben radicata nel terreno e protesa verso il cielo,  ad accompagnare il percorso radiofonico: musica per la mente e per i piedi.

Non perdetevi questo viaggio su Radio Ara 102,9 FM a Lussemburgo, a portata di cammino!

Qui il podcast della trasmissione: http://podcast.ara.lu/?powerpress_pinw=22465-podcast

Non dimenticate il nostro canale youtube, dove troverete questa   playlist  dedicata al Cammino.

Siamo anche su Twitter, dove attendiamo i vostri tweet in diretta sabato mattina:
@sentierisonori

” Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.”
(Italo Calvino)

Tracklist:

1
Eurocrime! Calibro 35
2
These boots are made for walking Nancy Sinatra
3
The drifter Green on Red
4
Walkin back to Georgia Jim Croce
5
Andare camminare lavorare Piero Ciampi
6
In viaggio C.S.I.
7
Walkin slow Jackson Browne
8
Ain’t talking Bob Dylan
9
I’m walking Fats Domino

 

camminando-cover

Radioracconti di marzo, racconti “di frontiera”

Leogrande

“Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.” (Claudio Magris)

“La frontiera è un termometro del mondo. Chi accetta viaggi pericolosissimi in condizioni inumane, attraversando i confini che si frappongono lungo il suo sentiero, non lo fa perché votato al rischio o alla morte, ma perché scappa da condizioni ancora peggiori.  O perché sulla sua pelle è stato edificato un mondo che gli appare inalterabile.” (Alessandro Leogrande)

Il 12 marzo i Radioracconti di Sentieri Sonori, giunti ormai alla quinta puntata,  sono stati racconti “di frontiera”. Abbiamo provato a descrivere – con la musica, con alcune letture – quali  sensazioni si provano ogni volta che si oltrepassa un confine.

La scelta del tema non è dovuta solo alla coincidenza – certo significativa – con il 33° “Festival des migrations des cultures et de la citoyenneté”, in programma a Lussemburgo dall’11 al 13 marzo – ma è legata anche alla natura stessa della nostra Radio Ara, da sempre una radio di frontiera. Una radio che trasmette in un paese in cui non si dista mai più di 20 minuti di macchina o di treno da una frontiera, un’emittente ascoltata anche da molti dei 160.000 pendolari transfrontalieri che varcano ogni giorno i confini lussemburghesi;  una radio che punta, con la sua diversità linguistica e musicale, a solcare e oltrepassare le frontiere. Ne sappiamo qualcosa noi di Sentieri Sonori, che da quasi 20 anni cerchiamo con successo di “contrabbandare”  nell’etere nordeuropeo una merce sconosciuta ai più come la musica italiana “non melodica”.

Qui, nell’ultimo bastione del sogno europeo quasi infranto ormai, di Schengen, varcare una frontiera appare ancora (per poco?) un gesto  semplice, naturale, inconsapevole. Si varca il confine per lavorare, per mangiare una pizza, per acquistare un pigiama o per bere una birra. Non era così 50 o anche 25 anni fa, tra dogane e sbarre.  Per non parlare di prima ancora.

Oggi non è certo il caso di chi oltrepassa frontiere a noi vicine  rischiando e troppo spesso perdendo la vita per fuggire da situazioni di vita ben diverse. Ce ne ha parlato al telefono Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore, vicedirettore del mensile Lo Straniero, conduttore radiofonico a Radio Tre, che ha recentemente pubblicato un libro reportage sull’immigrazione e le sue cause, intitolato La Frontiera (Feltrinelli editore). La frontiera che ci descrive Leogrande nel suo libro non è una  linea tracciata sul terreno o su una mappa navale, ma un’area fluida, definita solo dalla somma di migliaia di esperienze individuali, quelle di chi scappa da mondo “al di là”. Non si può descrivere il significato di questa frontiera per chi cerca di varcarla: si può  solo raccontare. Ed è quello che fa Leogrande. Vi invitiamo dunque, dopo l’ascolto, a leggere il libro, perché nello spazio di una trasmissione riusciremo solo ad evocare, non a spiegare.

“C’è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno di cui ognuno, invisibilmente, è parte: è la frontiera che separa e insieme unisce il Nord del mondo, democratico, liberale e civilizzato, e il Sud, povero, morso dalla guerra, arretrato e antidemocratico. È sul margine di questa frontiera che si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo”.

E poi c’è l’altra frontiera del nostro immaginario, anzi il mito della Frontiera, quello americano, quello che da sempre fornisce materiale – un materiale fatto di sogni –  a uno sterminato catalogo cinematografico e musicale: è stato questo catalogo a fornirci il nostro tappeto musicale, insieme ad altre suggestive narrazioni musicali europee e africane. Musica per sognare, perché la Frontiera, quella di Mark Twain, Melville, Steinbeck, Kerouac, è in fondo una fiaba. Una fiaba spesso fatta di  violenza, di conquista, ma pur sempre fiaba.

Ci sono poi state anche altre letture ed altri ascolti, a evocare altre frontiere, frontiere casalinghe, da Trieste a Pola, dal Lario a Lugano, storie di esuli e di contrabbandieri.

http://sentierisonori.blogspot.com/

La frontiera, di Franco Giraldi, film completo

Siamo anche su Twitter, attendiamo i vostri tweet in diretta sabato mattina:
@sentierisonori

 

Tracklist:

 
1
Eurocrime! Calibro 35
2
Crystal frontier Calexico
3
Figli di Annibale Almamegretta
4
Her Tenere Bombino
5
La frontière Bernard Laviller
6
Pancho and Lefty Townes Van Zandt
7
Detained Giant Sand
8
1947 Sergio Endrigo
9
Die grenze Reinhard Mey
10
I walk the line Johnny Cash

 

AZ

Mescolate il mazzo, fate le vostre puntate …. sabato 13 tornano i Radioracconti

Si giocava d’azzardo in quegli anni, come si era sempre giocato, con accanimento e passione; perché non c’era, né c’era mai stato a Luino altro modo per poter sfogare senza pericolo l’avidità di danaro, il dispetto verso gli altri e, per i giovani, l’esuberanza dell’età e la voglia di vivere.”

(Piero Chiara, “Il piatto piange”)

 

prendete il fesso medio che ha lavorato tutta la settimana e va in cerca di un po’ di fortuna, (…) prendetene 40, di questi fessi medi, e dategli a ciascuno 100 dollari. (…) 35 di loro torneranno a casa pressoché al verde, uno o due avranno vinto per pura fortuna da 85 a 150 dollari, gli altri tre-quattro avranno fatto pari.”

(Charles Bukowski, “Cavalli, mica cavoli”)  

 Noi dei Radioracconti di Sentieri Sonori – ormai l’avrete capito – siamo un pò bastian contrari: affrontiamo il tema della radio e leggiamo un racconto che parla di un apparecchio spaventoso, quando parliamo di Natale evochiamo oscuri riti festivi radicati nella notte dei tempi, e anche l’arrivo dell’anno nuovo l’abbiamo affrontato a modo nostro.

La nostra quarta … puntata (mai parola fu più appropiata)  andrà in onda sabato 13, in pieno periodo #Sanremo e alla vigilia di #Sanvalentino, e allora ci siamo detti: tutti parlano degli innamorati? E noi parliamo di  chi perde a carte, che secondo il noto detto  è fortunato in amore; chi vince dovrebbe invece essere sfortunato, e mi sa che parleremo più di lui, e comunque nessuno dei due ha tempo per la cenetta al ristorantino, visto che  passa la notte a giocare (memorabile in proposito il primo capitolo de “Il piatto piange” di Piero Chiara, di cui leggeremo alcune pagine). Sicuramente i nostri giocatori non guardano la finale di  San Remo in TV,  ma forse a  San Remo ci sono stati per andare al Casinò

Ma non parleremo solo di carte: ci sono anche quelli che vanno (o andavano) all’ippodromo per puntare sui cavalli, a San Siro (c’è ancora l’ippodronmo a San Siro?) o a Capannelle (pessimo luogo per concerti rock), a Cleveland (c’è l’ippodrono a Cleveland?), o a Baden-Baden (a Baden-Baden c’è l’ippodromo e c’è anche il Casinò).

Naturalmente come sempre, vi leggeremo un racconto sul tema della settimana. Non per nulla la trasmissione si chiama #Radioracconti. Anzi, questa volta leggeremo alcuni racconti, o capitoli, o frammenti di novelle. Ci sarà Bukowski, ci sarà come detto Piero Chiara, ci sarà il mai dimenticato Beppe Viola e anche un autore russo un pò maledetto. Chi? No, non quello che pensate.

E poi ci sarà la musica, come sempre. Una scaletta ispirata alle carte, al gambling, anche ai dadi. Una scaletta come sempre fresca, eccitante, che vi condurrà su nuovi Sentieri. Sonori.

Vi aspettiamo (Jacopo e io) sabato 13 febbraio, alle 11.30, sulle onde multicolori di Radio ARA,  ferquenza FM 102,9 in Lussemburgo e dintorni (anche la frequenza 105,2 se abitate a Echternach), e naturalmente in livestream su internet. Su Twitter ci trovate a @sentierisonori, anche per commenti in diretta.


Accomodatevi intorno al panno verde, si inizia. A chi sta mescolare? Iniziano a frusciare le carte, o è il fruscio della radio? Comunque è un fruscio magico.


Buon ascolto


Raf


Ah, dimenticavo: andate sul nostro nuovo canale youtube, ci troverete alcune scene di film in tema, alcune demenziali e divertenti, altre meno divertenti, specie per chi non ha le carte giuste o ha puntato sul cavallo sbagliato. E ci sono anche alcuni brani della playlist. 

Buona visione    

Card players in Cent

I #Radioracconti di gennaio: tutto nuovo!

“Io so che cosa voglio
voglio una giacca nuova
con due bottoni o tre
questo m’importa poco
ma che abbia tasche larghe
e un bel colore acceso”
(La Crus)

 

Anno nuovo, racconti nuovi! Dopo la nostra “tenebrosa” trasmissione prenatalizia (da riascoltare qui), ascoltate qui il primo appuntamento 2016 dei #Radioracconti di Sentieri Sonori, in onda sabato 16 gennaio dalle 11.30 alle 13.00 su Radio ARA.

Ricordiamo che i #Radioracconti sono uno special periodico di Sentieri Sonori: ogni mese scegliamo un tema, vi leggiamo un racconto breve (o meno breve) correlato al tema, e vi proponiamo una scaletta musicale – in chiave rock, non solo italiana – ispirata all’argomento del mese.

Abbiamo riflettuto a lungo sul tema con il quale iniziare il 2016 di Radioracconti, e alla fine abbiamo scelto forse il più ovvio, ma promettiamo che non vi annoierete: per celebrare l’anno nuovo parleremo infatti del “Nuovo”, della voglia di novità che spesso ci prende, che a volte diventa uno stimolo irrefrenabile, a volte un obbligo sociale.

Bene, anno nuovo dunque. Quello vecchio si è chiuso, qui nel cuore d’Europa da cui trasmettiamo, con tenebrosi scenari di terrore, quello nuovo si è aperto in modo altrettanto cupo. E non ci ha aiutato a sorridere, a cavallo tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, la scomparsa di Lemmy e di Bowie, due eroi del rockn’roll, due nostri eroi, eroi positivi, diversissimi tra loro ma entrambi prodotto di un’epoca più pazza, ottimista, più “nuova” rispetto alla nostra.

Radioracconti è una trasmissione nuova, cui non manca la voglia di sperimentare, e dunque il tema è anche dedicato a noi, alla nostra nuova voglia di fare radio. Di fare radio all’antica, in maniera forse artigianale, ma sincera. Sincera ed entusiasta.

Non sveliamo il racconto (sarà veramente un racconto?) che vi leggeremo questo sabato. Vi aspettiamo in ascolto per scoprirlo (troverete comunque un indizio in fondo a questo post)! Anticipiamo però che la lettura soddisferà un bisogno che sentiamo nell’aria, anzi nell’etere, in questo nuovo anno che a seguire news e social media ci sembra già appesantito dal terrore e quasi già vecchio: un bisogno di parole semplici, di fiabe, di voci infantili, di vederci chiaro, di capire grazie a uno sguardo nuovo. Di essere ottimisti.

Ci aiuterà sicuramente a essere ottimisti Ricky Russo, the most optimistic man in New York, ospite telefonico del mese, che ci racconterà come ha iniziato una nuova vita in quella che, a partire dal nome, è la città del “nuovo” per eccellenza, e come vi abbia addirittura fondato una radio, che come sapete si chiama Radio Nuova York.
E poi musica, tanta musica, una scaletta molto particolare: pensate, abbiamo scelto solo canzoni che contengono la parola “New” o “nuovo/a” nel nome, e ne è venuta fuori una playlist curiosa, un pò pazza, sicuramente divertente. Sarà dunque un sabato mattina colorato, sulle onde di Radio ARA, la frequenza di tutti i colori, 102.9 e 105.2 FM a Lussemburgo, e ovunque nel mondo via internet qui: http://www.ara.lu/listen.html

Si inizia alle 11.30. Non mancate!
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Buon anno nuovo 2016 con i Radioracconti di Sentieri Sonori!

Raf

“All the kids have always known that the Emperor wears no clothes but they bow down to him anyway, ‘cause it’s better than being alone.”
Arcade Fire, 2010

So happy just to be alive
Underneath the sky of blue

On this new morning, new morning
Bob Dylan, 1970

Podcast: http://podcast.ara.lu/?powerpress_pinw=21257-podcasthttp://podcast.ara.lu/?powerpress_pinw=21257-podcast

Tracklist:

1
Eurocrime! Calibro 35
2
Neuschnee Neu
3
New ice age The Horrors
4
La giacca nuova La Crus
5
The emperor’s new clothes Procol Harum
6
Ready to start Arcade Fire
7
Des kaisers neue kleider Reinhard Mey
8
The new world X
9
New kid in town The Eagles
10
New morning Bob Dylan
11
Brand new start Paul Weller
12
A new career in a new town David Bowie
13
Brave new world Motörhead
14
A new day yesterday Jethro Tull
15
Delone Sacri Cuori

Occhio

I Radioracconti natalizi di Sentieri Sonori: per un Natale dark e molto rock’n’roll

È innegabile […] che, accanto a sinceri momenti di profonda gioia, una certa ambiguità dei sentimenti ci attanagli in questo periodo.  Le «potenti tracce» lasciate da un arcaico retaggio nel cuore di ricorrenze cristianizzate solo in parte non possono non essere (anche) a tinte scure, e generare una […] contraddizione: quella tra l’apparente gioiosità e luminosità delle feste di fine-inizio anno, e le ombre che invece, ancora ben conservate nel folklore e persino nell’intima percezione del nostro inconscio personale e collettivo, sembrano velarle di toni inquieti e inquietanti.

Eraldo Baldini e Giuseppe BellosiTenebroso Natale (Laterza 2012) pp. XI-XII
Sì, anche il Natale, anche le feste di fine e di inizio anno, hanno un lato oscuro. Ne parleremo durante la puntata natalizia dei Radioracconti di Sentieri Sonori, in onda questa mattina. Lo scrittore ravennate Eraldo Baldini (autentico genio del gotico all’italiana) ci ha gentilmente concesso un suo magnifico racconto, La Befana vien di notte (tratto dall’inquietante raccolta Gotico Rurale), che vi leggeremo insieme ad alcuni passi di Tenebroso Natale (scritto insieme all’antropologo Giuseppe Bellosi), un interessantissimo e sorprendente viaggio nelle tradizioni e superstizioni legate a Natale, Capodanno ed Epifania diffuse sul territorio italiano e solo apparentemente sepolte dai riti consumistici e dalle luci psichedeliche del Natale americanizzato e dal culto dell’abbuffata e dei cenoni.
Ma non aspettatevi una trasmissione di sole parole: i #Radioracconti di Sentieri Sonori – nella migliore tradizione di questa storica pioneristica trasmissione in onda ininterrottamente dal 1997 – sono radioracconti rigorosamente rock: preparatevi quindi a un Natale a tratti dark, ma anche punk, dylaniano, elvissiano, springsteeniano, Alt-Country, Glam e perfino Deutsch-Rock (d’altra parte si sa, le migliori canzoni natalizie vengono dalla Germania, anche quelle punk)….
Lasciatevi sorprendere! Vi aspettiamo (Jacopo, Berardo e io, Raf) alle 11.30, rigorosamente in diretta, sulle onde di Radio ARA, la frequenza di tutti i colori, 102.9 & 105.2 FM a Lussemburgo, e ovunque nel mondo via internet: live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Mi raccomando la puntualità: alle 11.30 in punto inizierà il vostro oscuro Natale rockn’roll!

Seguiteci e commentate su Twitter: @sentierisonori
Buon Natale e Buon Anno con i Radioracconti di Sentieri Sonori!
Federico spalanca la bocca, posa il bicchiere rovesciando sulla tovaglia un po’ di vino e corre alla finestra. «Sant’Iddio, ma cos’è?» chiede.
Marco e Giulia gli si avvicinano, guardano fuori e sorridono. «I Pasquaroli», dicono in coro.
«Chi?»
«I Pasquaroli. Nella notte dell’Epifania vanno a tutte le case della valle a cantare strofe di augurio. In cambio bisogna offrirgli accoglienza, da bere e da mangiare.»
«Portano bene», aggiunge Giulia.
Federico scuote la testa. «Portano una rottura di coglioni», biascica con la faccia tirata.
Da La Befana vien di notte di Eraldo Baldini, in Gotico rurale 2000-2012 (Einaudi Stile libero)

Tracklist:

1
Eurocrime! Calibro 35
2
Ave Maria / Stille Nacht Die Roten Rosen
3
Here comes Santa Claus Bob Dylan
4
Father Christmas Kinks
5
Merry Christmas everybody Slade
6
Just like Christmas Low
7
We wish you.. Die Roten Rosen
8
Merry Christmas (I don’t wanna fight anymore) Ramones
9
Taking down the tree Low
10
Santa Claus is coming to town Bruce Springsteen
11
I want an alien for Christmas Fountains of Wayne
12
Christmas going to the dogs Eels
13
Blue Christmas Elvis Presley & Martina Mc Bride
14
Have yourself a Merry little Christmas Bob Dylan
15
Oh Tannenbaum Wiener Philharmoniker
16
Oh Tannenbaum Die Roten Rosen

I #Radioracconti sono iniziati: buona la prima !

radioracconti

Il 19 novembre è andata in onda, in diretta dagli studi di Radio ARA a Lussemburgo, la prima puntata dei #Radioracconti di #SentieriSonori, con Raf, Jacopo e Berardo. Ascoltatela qui:

http://podcast.ara.lu/?powerpress_pinw=20539-podcast

Nel presentare questa questa nuova avventura radiofonica sul blog di Sentieri Sonori, ho scritto:

“I nostri Radioracconti vogliono essere un racconto radiofonico esplosivo, un concentrato di energia sparato nell’etere, che ti esplode addosso in un preciso momento, come un pezzo garage punk, di quelli che durano 3 minuti ma in questi 3 minuti ti cambiano la giornata, o la vita; un racconto breve che ci dica tanto con poche parole, perché questo è il tempo in cui si ha poco tempo per leggere, per ascoltare, ma tanta, tanta voglia di sapere e partecipare.

Preparatevi dunque ad ascoltare i nostri racconti e la musica con cui li commenteremo. Saranno racconti interessanti, che se possibile faremo leggere dai protagonisti e degli autori, sarà musica di qualità, in tema con l’argomento dei racconti, musica italiana e anche non italiana, ma buona musica. Per ora non vorrei dare definizioni più precise di Radioracconti, vorrei che il format, come una bolla di idee lanciata nell’etere, prenda forma trasmissione dopo trasmissione. Non ho trovato un modo migliore per descrivere quello che mi frulla in testa che questi versi di William Shakespeare, tratti da A Midsummer Night’s Dream (mi scuserà William per avere sostituito “DJ’s voice” a “poet’s pen”):
And as imagination bodies forth

The forms of things unknown, the DJ’s voice

Turns them to shapes and gives to airy nothing

A local habitation and a name.”

 

Tracklist della prima puntata di #Radioracconti:

(sigla)1
Eurocrime! Calibro 35
2
Radio song R.E.M.
3
Mexican radio Wall of Voodoo
4
Radioactivity Kraftwerk
5
The last dj Tom Petty
6
Rock’n’roll radio  The Ramones
7
La radio Eugenio Finardi
8
The radio song Dillard & Clark
9
Left of the dial Replacements
10
The ’59 sound Gaslight Anthem
11
And the radio plays CCCP
12
On my radio The Selecter
13
Antenna Kraftwerk
Qua sotto una foto dei tre conduttori (Berardo, Raf e Jacopo) dopo la trasmissione. Spero che la felicità che sprizziamo da tutti i pori possa contagiare i nostri ascoltatori. Buona radio a tutti, buoni #radioracconti a tutti. Appuntamento per la prossima puntata, dedicata al Natale ed ai suoi aspetti più inquietanti, il 19 dicembre alle 11.30, su radio ARA, (102,9 FM a Lussemburgo o in livestream sul web)
radio Team

 

Radioracconti si presenta – dal 28.11 in onda !

Cari ascoltatori di Sentieri Sonori, sono Raf, forse i più “anziani” tra voi si ricordano di me: ho condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando mi sono (ri)trasferito per cinque anni nella mia Roma. Tornato a Lussemburgo, e ritrovando Sentieri Sonori in grandissima salute, grazie al talento, all’entusiasmo e alla professionalità di Berardo e Marco, che l’hanno trasformata in quella straordinaria e preziosa vetrina musicale che è oggi, ho pensato a un nuovo progetto da inserire nella grande “casa” di Sentieri: ed ecco nata l’idea dei “Radioracconti di Sentieri Sonori”, che andranno in onda a una volta al mese a partire dal 28 novembre durante il consueto orario di Sentieri, ovvero il sabato dalle 11.30 alle 13.
Credo che oggi sia difficile immaginare cosa significasse una trasmissione dedicata al rock italiano, quello vero, nel sonnacchioso Lussemburgo dei tardi anni ’90. Immaginare che certa musica, se la volevi ascoltare, dovevi proprio ascoltarla lì, sui 103.3 FM di Radio ARA, prima alle 23 del mercoledì sera e poi alle 11 del sabato mattina. Immaginare la valigia dei CD faticosamente acquistati o fatti arrivare dall’Italia, la fatica di trascinarla dal parcheggio del Glacis fino allo studio di Rue de la Boucherie, anch’esso ormai un ricordo …
Ma basta ricordi! Voglio parlare di questo nuovo progetto. Di come lo immagino. Di come oggi sia difficile, ma immensamente stimolante, immaginare e plasmare un formato radiofonico in grado di catturare l’ascoltatore di questo nostro strano e meraviglioso tempo, di un tempo che ci mette tutto – ma proprio tutto – a portata di tablet e di smartphone, di un tempo che ci porta in un attimo dappertutto e che però ci bombarda di stimoli e in tal modo ci ruba …. il nostro tempo, ci rapisce dalla nostra posizione, ci distoglie dall’essere qui e adesso.
Ma noi siamo qui, nel 2015, e parliamo italiano, a Lussemburgo.
La radio, soprattutto una radio locale, radicata nel territorio e aperta verso il mondo, come Radio Ara, “la frequenza di tutti i colori”, è ancora il mezzo più attuale per essere qui e adesso e al contempo spaziare altrove. La radio la puoi ascoltare a occhi chiusi o a occhi aperti. Dev’essere ancora possibile, mi sono detto, immaginare un “raccontare radiofonico” che attiri e favorisca un ascolto attento, che ci invogli a sintonizzarci su una stazione radiofonica, in un momento preciso della giornata, o anche a nostro piacimento, scaricando il podcast.
Questa è la nostra scommessa.
Un racconto radiofonico che sia come uno sparo, come un concentrato di energia che ti esplode addosso in un preciso momento, come un pezzo garage punk, di quelli che durano 3 minuti ma in questi 3 minuti ti cambiano la giornata, o la vita; un racconto breve che ci dica tanto con poche parole, perché questo è il tempo in cui si ha poco tempo per leggere, per ascoltare, ma tanta, tanta voglia di sapere e partecipare.
Ecco, lo immagino così questo nuovo episodio radiofonico, questa nuova avventura radiofonica del team di Sentieri Sonori. Avventura che sarà interessante solo se voi, ascoltatori, ci seguirete.
Preparatevi dunque ad ascoltare i nostri racconti e la musica con cui li commenteremo. Saranno racconti interessanti, che se possibile faremo leggere dai protagonisti e degli autori, sarà musica di qualità, in tema con l’argomento dei racconti, musica italiana e anche non italiana, ma buona musica. Per ora non vorrei dare definizioni più precise di Radioracconti, vorrei che il format, come una bolla di idee lanciata nell’etere, prenda forma trasmissione dopo trasmissione. Non ho trovato un modo migliore per descrivere quello che mi frulla in testa che questi versi di William Shakespeare, tratti da “A Midsummer Night’s Dream (mi scuserà William per avere sostituito “DJ’s voice” a “poet’s pen”)
And as imagination bodies forth
The forms of things unknown, the DJ’s voice
Turns them to shapes and gives to airy nothing
A local habitation and a name.